Dec 8, 2014

Spiritualità in evoluzione

Sono nato nel gennaio del 1950.
Per 3 giorni urlai come un ossesso perché volevo rientrare nel grembo di mia madre, ma non fu possibile: così cominciai la mia vita. Lo scorrere dei momenti decisivi ( scuola, laurea, matrimonio, figli, etc....) erano colorati di bianco o nero in base alla soddisfazione o alla amarezza con lunghe tonalità grigie. Nel 2000 ci fu un segno premonitore. feci spostare di 100 metri un enorme sasso che stava per essere seppellito in fondo alla vigna. Un caterpillar ed uno scavatore lavorarono un giorno per portarlo in cima al colle e posizionarlo di fronte al monte Amiata. Il sasso divenne un point-view per turisti ed un pensatoio  per me. Il momento cruciale e la svolta esistenziale, a mia insaputa, avvenne nel 2004 quando decisi di andare volontario sulle coste tailandesi distrutte dallo tsunami. Là in quei luoghi, un vestitino di donna affogato in mezzo alla spiaggia e i disegni dei bambini attaccati alle pareti delle scuole determinarono un spaccatura nella mia mente. Da quel momento cominciarono a formarsi pensieri e riflessioni fino a quel momento non considerate importanti: domande filosofiche sullo scopo della vita e sulla natura della esistenza. Il vecchio sasso si trasformò da pensatoio in breinstorming in lunghe nottate passate sotto la pioggia al freddo e al vento del mio Cocco. Piano piano una nuova interpretazione della esistenza è iniziata e di pari passo nel 2008 posizionai un bel sasso all'ingresso della casa per fare meditazione. seduto a gambe incrociate guardavo a sud verso il grande spazio da dove viene il vento del mare. I pensieri si sono articolati e le domande sono uscite dalla confusione e si sono associate alle loro spiegazioni. 
Ora nel 2014 nella mia illusione di ricrearmi un tempio buddista al Cocco, ho posizionato un altro sasso di fronte alla casa. Non è squadrato  come gli altri, anzi è ondulato come il mare e spigoloso come gli scogli, ma quando ho cominciato a usarlo per la meditazione mi sono accorto che spontamneamente non ero più orientato a sud ma verso ovest dove tramonta il sole. La strada si volge al termine e i colori del tramonto illuminano il cuore e la mente con una nuova visione della vita.  Prepotentemente la spiritualità della natura e tutto ciò che mi circonda bussa alla porta.  Niente è avvenuto per caso. Tutto sembra essere accaduto per permettermi di salire i gradini della conoscenza interiore. Il cuore che ho sempre considerato una pompa ha cominciato a parlare. Il suo linguaggio di silenzio apre a percezioni piene di pace e tranquillità diffondendo nel corpo e nella mente rilassamento e contentezza. Attimi fugagi, ma indelebili. La strada è ormai scelta e va continuata fino in fondo. Alla ricerca di cosa, non lo so ancora, ma ho la sensazione che il mio spirito abbia stabilito una serie di contatti.

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