Jan 8, 2011

La mente del Cane


Al Museo di storia naturale di Grosseto, il prof. Mainardi di Venezia ha tenuto una conferenza sui suoi studi sul comportamento del cane. L'osservazione di questo animale permette di dividere agevolmente i mammiferi in due categorie: animali che hanno la mente e animali che non ce l'hanno. Un semplice esperimento determina la assegnazione di un mammifero a una o all'altra classe: Il Test DETOUR. L'animale e' messo in un cuneo di vetro con un prelibato boccole legato ad un filo tenuto da un operatore al di la della punta del cuneo. Man mano che l'animale si avvicina al cibo l'operatore tira il filo fino a portarlo fuori dalla barriera. A questo punto l'animale con la mente torna indietro e aggira l'ostacolo, al contrario dell'animale senza mente che annaspa, si confonde, ed e' incapace di pensare alla soluzione. L'esempio piu' semplice e' tra il moscone e l'ape di fronte ad una finestra. Il moscone continua a battere la testa nel vetro incapace a trovare lo spiraglio aperto, invece l'ape dopo pochi tentativi trova la strada per riacquistare la liberta'.
Cosa e' la mente? Mainardi si pone la domanda e per rispondere a questa semplice domanda ha necessita' di costruire una risposta articolata su quattro attivita':
1) La Mente permette la costruzione della rappresentazione della realta',
2) La Mente elabora la situazione e crea le connessiosi qualitative temporo spaziali,
3) La mente e' sensibile alle emozioni e all'istinto della paura,
4) La mente comunica le emozioni e memorizza l'esperinza.
Il Cane e' il mammifero che per prima e' stato addomesticato dall'uomo (13.000 anni fa). La sua mente e' predisposta alla vita sociale. Il cane' e' il migliore amico perche' condivide coin l'uomo le gioie e i dolori della vita . Tutti quelli che hanno e amano un cane sanno parlare con lui e sanno che lui capisce il linguaggio gestuale e verbale. Il cane come tutte le altre bestie non ha la parola, ma e' in grado di esprimere le sue emozioni Gli occhi, le orecche, i movimenti del corpo e della coda sono espressioni delle sue emozioni. Tra uomo e cane vi e' una condivisione che li avvicina nella storia naturale della evoluzione delle specie. La spiegazione di questa condivisione di emozioni potrebbe essere ricercata nella vicinanza genetica di questi due animali.
Il cane, a differenza dell'uomo, non e' capace di mascherare o mistificare le emozioni ne' tanto meno le sue espressioni facciali. Mainaidi, velocemente, ipotizza la imperfezione della mente dell'uomo.
DOMANDA: Cosa ha prodotto nella filiera evolutiva la devianza malevola della mente umana? La risposta sta forse nella predominanza di geni derivanti da animali aggressivi e finalizzati esclusivamente alla sopravvivenza della loro specie?
Con la lezione di Mainardi il mito della superiorita' della mente dell'uomo ha ricevuto un ulteriore colpo.

Jan 4, 2011

Il Mondo di Mosè' dopo Adamo


Il mondo girerebbe da solo abbastanza tranquillo in equilibrio se non ci fosse l'uomo. Il Creatore quando decise, dopo 5 giorni di faticoso lavoro, di dare inizio alla creazione del genere umano fece una progettazione approsimativa del cervello. Mentre la piattaforma per la realizzazione dei vari organi, cuore, polmoni, fegato, ossa etc. era analoga a quella degli esseri viventi creati nei giorni precedenti, il Creatore, preso dalla euforia della sua opera e volendo concludere il lavoro in bellezza decise fare un mix con le strutture cerebrali di altri animali. Il telaio lo fornirono i rettili con il tronco encefalico mentre il motore e gli organi di trasmissione furono dati dai mammiferi con il sistema limbico. Godivo di questa pensata, il Creatore decise di fare il Tuning del cranio modificando la carrozzeria per dare slancio, dinamismo e potenza alla neo corteccia. La giornata fu lunga e faticosa perche' il Tuning richiedeva concentrazione, ma la stanchezza determino' alcune mancanze. Il Creatore dimentico' di inserire un sistema automatico per il controllo degli istinti delle specie primordiali. Il nuovo cervello era in grado di effettuare grandi elaborazioni, progettazioni e stoccaggio delle informazioni, ma di fronte agli istinti di sopravvivenza e di paura era incapace di reagire con raziocinio ed intelligenza. Il Creatore aveva realizzato un neo-cervello con ingranaggi manuali e non automatici di vecchia generazione.
Come l'umidita' sale dalle fondamenta immerse in un terreno bagnato, cosi' il comportamento di origine bestiale sale ed infiltra le attivita' cerebrali umane. Il Creatore si accorse dello sbaglio quando il giorno dopo, comodamente sdraiato su una nuvola, vide Adamo ed Eva rubare la sua unica mela. Con quella azione i due umani gettarono al vento una esistenza paradiasiaca per la bramosia di una mela. Tanta stupidita' il Ceatore non la aveva riscontrata in nessun altro animale e cosi', sgomento, decise di togliersi Adamo ed Eva da tre passi e li mando' in un mondo che gli umani, sensa fantasia chiamarono Terra.
Il tempo scorreva lento e senza interesse; ogni tanto il Creatore dava una occhiata al suo creato, ma tutte le volte che guardava la Terra era preso dallo sconforto e dalla depressione. La stirpe di Adamo si era moltiplicata, ma viveva nella violenza. Gli uomini non sapevano vivere senza ammazzarsi tra loro. Stupidamente non riuscivano a controllare i loro istinti e le loro azioni erano guidate dagli impulsi per la sopravvivenza. Un giorno turbato da tanta tristezza decise di parlare con qualcuno sulla terra. La scelta cadde su Mose', un uomo che era salito sulla cima di una montagna per stare da solo lontano dai suoi simili. Tra il Ceatore e Mose' nacque subito la simpatia. I due si misero a chiacchierare e si trovarono d'accordo su come la stragrande maggioranza della gente utilizzasse il cervello solo per infime ragioni. Il Creatore sapeva che il suo sbaglio era irreversibile e decise insieme a Mose', in attesa che l'evoluzione mitigasse lo sbaglio, di stabilire poche ma semplici regole per una convivenza meno violenta e cattiva. Mose' si mise a scalpellare quello che dettava il Creatore su delle tavolette di pietra ma era lento con il martello e lo scalpello. Il Creatore capi' che, se voleva arrivare ad una conclusione, doveva essere breve e conciso. Cosi' nacquero i dieci comandamenti. Poche e chiare regole facilmente capibili da tutti. La gente avrebbe potuto vivere una vita felice e contenta.
Mose' e il Creatore si salutarono affettuasamente pieni di fiducia per le nuove generazioni. Loro credevano che l'intelligenza dell'uomo fosse sufficente per sviluppare una "coscienza" e distinguere il bene dal male. Sfortunatamente gli anni a seguire non corfermarono questa speranza. I dieci comandamenti entrarono da un orecchio ed uscirono dall'altro nella granparte delle persone. La causa di questo madornale FLOP sta nel fatto che per essere "Buoni" bisogna fare uno sforzo di volonta'. Rubare una mela e' facile quanto ammazzare il fratello Abele. E' facile essere cattivi e la stupidita' apre la porta alla malvagita'.
Domanda: le condizioni di vita miserevole dipendono dallo sbaglio del Creatore o dalla stupidita' dell'uomo?
Risposta: Chi conosce i dieci comandamenti e' in grado di attivare la propria coscienza e riconoscere il bene dal male. I Buoni corrono pero' il rischio di incontrare il malvagio Caino per sopprimerli e rubare la mela e tutto il resto.

Jan 3, 2011

La Mosca


Dio quando creò il mondo poteva risparmiare la creazione della mosca.

Questo animale difficilmente trova posto nella armonia del mondo in quanto identifica i Rompicoglioni. Costei vive la sua vita disturbando gli esseri che la circondano senza recare loro alcuna utilità ( a differenza delle sue cugine pulci che con i loro morsi tengono il cane e il gatto sempre svegli). Il Creatore in quel momento deve aver avuto un attimo di sbandamento e non è facile capire cosa sia successo. Due sono le possibili spiegazioni:

1. la mosca ha una funzione importante che però è oscura alla comprensione dell’essere umano. Ciò starebbe ad indicare la ristrettezza mentale dell’uomo nella interpretazione del mondo nella sua complessità, armonia e globalità. La limitazione del pensiero umano è tale da non riuscire ad inquadrare la mosca che, appena posata sulla merda, vola tranquilla sul naso dell’uomo che vive ignaro di essere parte di un insieme più grande di lui.

2. Il Creatore nel creare la mosca ha sbagliato le misure e le impostazioni in modo da dare vita ad un essere insulso e senza scopo. Questo fatto di per sé minimale fa sorgere dubbi sulla veridicità della infallibilità del Creatore che, se ha sbagliato con la mosca, è possibile abbia effettuato altri sbagli. Quello che sembrerebbe un mondo armonico in cui ogni essere ed elemento ha la sua collocazione, potrebbe in realtà essere una accozzaglia di sbagli nati dalla azione di un azzeccagarbugli. La broccioneria della azione del Creatore sarebbe allora la regola che governa il mondo e quello che sarebbe un ordine precostituito altro non è che una casualità in cui tutti, per sopravvivere devono stare in guardia e camminare lungo il muro.

Morale: Il mondo è pieno di sofferenza perchè è infestato dalle mosche.

La Noce dello Stupido


Il cervello dello stupido è grande come una noce. Sta al centro della scatola cranica e fluttua nel suo interno. La noce si gonfia e si sgonfia in funzione del grado di stupidità dell’essere vivente: più la persona è stupida più la noce è piccola, se la noce cresce la stupidità si riduce. La noce non è mai ferma ed è molto difficile individuare la sua dimensione quando la persona non interagisce con gli altri. Sfortunatamente le sue oscillazioni sono imprevedibili, così è possibile trovarsi di fronte ad una persona apparentemente normale ma, con la noce nel suo momento funzionale di massimo restringimento. Ciò è un grave pericolo per chiunque interagisca con lo stupido in quanto le sue azioni recano danno a tutti, stupido compreso.

L’unica possibilità di difesa è di utilizzare la prevenzione che consiste :

  • Nell’attesa guardinga,
  • Nell'individuazione della dimensione della noce,
  • Nello smaltimento della stupidità con la Via di Mezzo.

Si capisce quando la persona è stupida nel momento che dice e vuole applicare una “cazzata”. In quel momento deve iniziare l’autodifesa con l’abbassamento delle palpebre e lo sguardo fisso dentro gli occhi, attraverso le pupille, lungo il nervo ottico per guardare, dentro la sua scatola cranica, le dimensioni della noce. Se la noce è molto piccola, le cazzate saranno continue e la situazione molto pericolosa. Bisogna aspettare che la noce si gonfi e torni a muoversi nel liquido amorfo che la circonda. Ciò può volere molto tempo. Ogni contatto con lo stupido deve seguire la valutazione della dimensione della sua noce con le palpebre lievemente socchiuse. Questa inazione stanca lo stupido e gli permette di rilassarsi e gonfiare la sua noce. In quel momento il nostro comportamento deve seguire la Via di Mezzo in modo da reagire consapevolmente alle azioni dello stupido.