Fin da piccino mi divertivo a muovere i capelli in su e in giu' con un semplice movimento dei muscoli facciali laterali. Alle elementari tutti i miei compagni erano incapaci. Ci provavano ma dovevano corrugare la fronte e stringere gli occhi.
Alla fine mi spiegarono che quel movimento del cuoio capelluto era tipico delle scimmie e fu un buon motivo per prendermi in giro. Le scimmie usano il movimento del cuoio capelluto per il loro linguaggio non verbale. Le scimme inoltre socchiudono le palpebre lasciando che lo sguardo passi attraverso una sottile fessura. Le scimme gonfiano le gote in modo da allargare la rima boccale che assume una forma arcuata di un tenue sorriso.
Questa espressione e' la stessa per me e l'orangotango. Io ho imparato ha combinare questi singoli diversi movimenti da quando mi dedico alla meditazione o ricerco la tranquillita' messa a repentaglio dallo stupido di turno (Omar arrabbiato). I capelli rilassati, gli occhi socchiusi e un sorriso sul volto si uniscono ad un profondo sommesso respiro che porta ossigeno al cervello e permette alla mente di elaborare la strategia piu' giusta senza le spinte minacciose, irruente e malevoli delle emozioni.
La mente in pochi attimi prende il controllo della situazione e a nulla valgono le azioni dello stupido che, insistendo nelle sue argomentazioni, vorrebbe la rissa e trascinarti al suo livello.
Il mio atteggiamento potrebe essere interpretato come uno scimmiottamento di quello che l'orangotango fa naturalmente tutte le volte si relaziona con un altro. Forse e' vero, pero' mi domando: "Chi mi ha insegnato a modificare il mio viso come quello di un orangotango?". La famiglia, gli amici, i monaci della meditazione o i libri su cui ho studiato? NO!!!. La risposta e' che non ho appreso questa espressione dall'ambiente in cui sono cresciuto, ma la ho ereditata dai miei antenati-genitori scimmia da cui discendo. La combinazione di elementi ambientali ha permesso la manifestazione fenotipica esteriore di una informazione stampata nei miei cromosomi.
Credo inoltre di aver ereditato dalle scimmie anche il loro carattere mansueto. Io non letico con nessuno. Anche il fetente piu' repellente scende nel mio oblio e la sua figura e' guardata con l'occhio compassionevole dell'orangotango.
Non letico con lo stupido, ma ho compassione di lui e per mantenere la mia mente scevra dalle emozioni dannose mi allontano, mi separo e, se posso, divorzio definitivamente da lui.
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